Page 6 - Biografia completa Massimo Sella
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2.  Roma: studente, assistente universitario e        Sono anni ignoti a noi posteri, ma le sue stesse
        uomo di famiglia                                      parole raccontano; e i fatti della vita -la laurea con
                                                              lode, le  iniziative  scientifiche  con  il  preciso  orien-
        Massimo  seguì  fedelmente  la  promessa  fatta  a  sé   tamento talassografico- parlano da soli, il mistero
        stesso  quindicenne.  La  fedeltà  al  proprio  convin-  dell’intimità invece è un’area da rispettare. Mentre il
        cimento e la scelta naturale che ne consegue pos-     fidanzamento per amore con la bella Edvige Magna-
        sono ben essere lette come espressione di un ritmo    ni e il matrimonio, e la stabilizzazione come padre
        armonico interiore che persegue il proprio ideale.  di famiglia lasciano pensare a un continuum anche
        Questo già portava in sé un duplice tema: la scien-   nella  strada  affettiva  scelta  in  cui  tenere  fermo  il
        za e la musica. La “maestà del pensiero e l’armonia   passo.
        dei sentimenti” che aveva visto nel cugino, modula-
        ti dalla ragione, le emozioni filtrate dal pensiero e
        tradotte in studio e ricerca, sono i binari che già lo   3.   La  Grande  Guerra:  ufficiale  sanitario  a
        guidavano.                                            Schio, la famiglia a Biella


                                                              Una fotografia lo ritrae in un laboratorio di Schio, in
                                                              uniforme di maresciallo della Sanità, mentre fa os-
                                                              servazioni al microscopio. È l’immagine di un gio-
                                                              vane uomo seriamente intento al suo lavoro, ignaro
                                                              di  essere  fotografato.  Fa  pensare.  Fa  pensare  che,
                                                              dato il suo spirito di avventura e adattamento al
                                                              nuovo, abbia usato quell’esperienza di tre anni per
                                                              un  rafforzamento  delle  proprie  capacità  non  solo
                                                              scientifiche -scoprì, infatti, uno spirillo apportatore
                                                              di dissenteria fra  le  truppe- ma pure organizzati-
                                                              ve, se, come risulta, in quel periodo rese dei servizi
                                                              alla cittadina per la potabilità delle acque. E questa
                                                              esperienza -altro ritorno e ampliamento di un tema
                                                              in circostanze diverse- lo avrà pure aiutato nelle or-
                                                              ganizzazioni delle campagne antimalariche che ben
                                                              presto dovrà affrontare al suo ritorno a Roma, non-
                                                              ché in tutta l’attività gestionale come futuro diretto-
                                                              re dell’Istituto di Biologia Marina di Rovigno. Perché
                                                              egli non era solo un teorico o un avventuroso ricer-
                                                              catore, era pure un imprenditore delle sue iniziative.





                                 La Torre dei Capocci a Roma,
                   dove Sella abitò durante gli anni dell’università


           Sono questi dunque gli anni in cui si approfon-
        disce il solco della sua strada, rivolgendo al profes-
        sore Giovanni Battista Grassi, lo scienziato scopri-
        tore della trasmissione della malaria dalla zanzara
        anofele all’uomo, quell’ammirazione e attaccamento
        sincero necessari per un apprendimento profondo.
           Dei tempi dell’università scriverà: “Se ripenso ai
        miei begli anni dell’università, mi rivedo come uno
        di quei discepoli che migravano ad Atene per ascol-
        tare il grande filosofo ed essergli vicino.” Alfonso e
        Grassi sembrano sovrapporsi, in una configurazio-
        ne interiore complessa di qualità integrate, umanità,
        calore, ansia di conoscenza, orientamento al compi-                             Sella ufficiale medico a Schio
        to, ammirazione per la bellezza.                                           durante la Prima Guerra Mondiale
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