I bambini

Rovigno d’Istria 1924 -1943

Di strada, a giocare e vivere nella strada, ma non randagi. Mentre si raccolgono in cerchio, ascoltano il pifferaio, si costruiscono mascherine di carta per carnevale, giocano a tombola, aiutano le nonne, fanno della strada la loro abitazione.
Hanno iniziative diverse, a volte in contatto con gli adulti, certamente indotti dalle case strette, formando quasi una loro comunità.
Questo ha colto l’obiettivo di Massimo, sempre vivo e attento e interessato alla vita della cittadina; ed ha pure ripreso, come in un racconto continuo, anche momenti diversi di bambini tristi o dall’apparenza diseredata.

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