Il castagno

1943 - 1959

È il castagno l’albero preferito da Massimo Sella, lo attira dal punto di vista formale per la varietà e l’originalità delle forme che può assumere, nelle quali cerca ancora una volta lo specchio della vita interiore. Lo fotografa per tutta la vita: in Istria, in Piemonte, nel corso dei viaggi in Veneto o nel Lazio. Il castagno poi è il genius loci delle valli biellesi, ha nutrito e scaldato generazioni di abitanti. A lui Massimo Sella dedica molte pagine della Bürsch, e poco prima di morire lavora intensamente al volume Il Castagno, percorrendo più volte le valli tra la Liguria di ponente e Biella per cercare le foto giuste per il libro, che poi stampa in diverse varianti. Purtroppo non farà in tempo a inserirle nel volume, di cui ci rimane solo il testo.

"È strano quanti anni son passati senza che sospettassimo l’esistenza di questo popolo amico, questi compagni che si incarnano nel castagno d’India. E’ strano come si possa vivere vicinissimi, camminare a fianco e non vedersi, ignorarsi. Ciò deve renderci guardinghi nel senso di mantenersi pronti, con lo spirito aperto ad accogliere le rivelazioni, e di mantenere desta in noi la sensazione del mistero che ci circonda."
Massimo Sella

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