Massimo fu imprenditore non solo nel campo della pesca, con la realizzazione di una tonnara in Libia, ma anche con la scoperta e la commercializzazione dei tartufi in Istria, ove fece anche degli studi sull’erica, per valutare la possibilità di costituire una società per l’abbozzatura di pipe e smercio del prodotto.

L'imprenditore

Massimo Sella su una barca da pesca

Il direttore Angelo d’Amico, aprendo l’adunanza, ricorda Massimo Sella morto pochi mesi prima: "Dobbiamo ricordare in lui il pioniere dell’Industria della Tonnara perché fin dal 1919, associandosi all’altro grande amatore di Tonnare, il Cav. Avv. Michele Pace, diede l’avvio a questa importante industria della Libia"

Sono interessanti anche gli studi, con il figlio Alfonso, sull’industria del trepang (1940), per l’utilizzazione alimentare delle oloturie.
Il trepang è un prodotto alimentare, consumato soprattutto dalle popolazioni orientali, che si ottiene da varie specie di oloturie (oloturia, o cetriolo di mare, è il nome comune degli echinodermi della classe Holothurdea). Tornato a Biella, dopo la Seconda Guerra Mondiale, Massimo viene nominato Presidente del Consorzio biellese per la tutela della pesca e si interessa di pesca delle trote in Italia.

La pesca e la tonnara di Sliten

Una delle realizzazioni più importanti è stata la costruzione di una tonnara in Libia. Massimo comincia ad occuparsene nel 1919 e il 5 febbraio 1924 vene costituita la Società in Accomandita Semplice Pace & C, con uno stabilimento a Tobruk in Cirenaica. Dopo qualche tempo la tonnara viene spostata a Sliten (o Zliten), in Tripolitania, a est del golfo della Sirte, mentre la sede della società è a Tripoli.

La società è gestita dalla famiglia Pace, proprietari di una Tonnara a Trapani, anche loro soci di Sliten.
La Società, che a partire dal 1948 diventa una società per azioni, chiude negli anni '60. Una delle ultime adunanze del Consiglio di Amministrazione è tenuta, il 12 dicembre 1959, nell’Industria Birra Oea-La Perla S.A., a Tripoli, di Paolo Schubert, socio della tonnara e suocero di Giorgio Sella.

Pesca al tonno
Tonnara

Il bosco di Montona (Motovun, in Croato),

che si estende lungo la vallata del Quieto, è oggi rinomato per l’ottimo tartufo che rappresenta una significativa attrazione turistica per quella zona.
Fu Massimo Sella a trovare, per la prima volta, il prelibato e profumato tartufo bianco della specie Tuber Magnatum Pico (Tartufo bianco del Piemonte) nell’Istria verde e a iniziare una prima attività estrattiva industriale.


Il tartufo bianco in Istria

Ricerche sul Tartufo bianco in Istria

L’Istria verde è caratterizzata da depositi marnoso-arenacei del periodo Terziario, di colore grigio verdastro, e si colloca a nord della linea Umago-Pisino-Albona; a sud di questa linea, l’Istria rossa è caratterizzata da calcari carsici, fratturati, che non mantengono l’acqua in superficie, coperti da bauxite di colore rosso, terre argillose con un poverissimo contenuto di calcare, ricche di idrossido di alluminio.
Massimo presenta i risultati delle sue ricerche nella Comunicazione letta alla Società Adriatica di Scienze Naturali il 13 gennaio 1932.

Ecco cosa racconta:
"Il piacere e l’onore di raccogliere i primi tartufi bianchi in Istria doveva toccare al prof. Massimo Sella, al signor Carlo Testoni e al signor Pietro Giovannelli di Pola [...].. I primi tartufi bianchi furono dissotterrati nel 1929 nelle vicinanze di Novacco [...]. Il Testoni ebbe il merito di aver intuito le analogie dei terreni alluvionali della Foiba di Pisino con quelli tartufiferi dell’Emilia, suo paese natale, di aver compreso che il tartufo bianco doveva trovarsi non già nell’Istria rossa, bensì in quella bianca [...]. Nil novi sub sole! Lasciatemi ora aggiungere che i nostri tartufi erano già noti da tempo memorabile ai contadini della regione e soprattutto ai loro maiali."

Massimo Sella in Istria
Barbara von Hütterott a Montona

Gli zappatori della valle della Fiumera li chiamavano "le patate che spussa". Concludendo la sua comunicazione afferma: "Dal punto di vista pratico, è lecito sperare che effettivamente il tartufo bianco faccia fiorire in Istria una nuova piccola industria."
Pochi anni dopo Massimo, insieme alla baronessa Barbara von Hütterott, fonda a Livade il primo stabilimento per lo sfruttamento del tartufo, che oggi è diventata una risorsa molto importante per l’Istria. La società, che purtroppo verrà chiusa allo scoppio della guerra, si chiamava "L’azienda del Tartufo Sella-Hütterott & C.".


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